| La parola "fumetto" sta a indicare quella scritta racchiusa dentro una nuvoletta che, in certi racconti per immagini, esce dalla bocca dei personaggi e ne rappresenta con felice soluzione grafica il discorso. Gli americani la chiamano "balloon", letteralmente "pallone", perché il più delle volte ha una forma sferica, mentre i francesi, più sofisticati, la indicano con la parola "ectoplasme", come se i personaggi raffigurati fossero nient'altro che fantasmi. Più genericamente, però, con "fumetto" si intende anche il racconto stesso, formato da una serie di vignette disposte orizzontalmente l'una a fianco dell'altra e da leggersi da sinistra a destra. Il racconto di questo tipo si chiama, nei paesi di lingua inglese, "comic strip" o semplicemente "comic", oppure anche "funny story", perché agli inizi era una storiella comica con personaggi caricaturali, e in Francia "bande dessinée", ossia "striscia disegnata". Oggi comunque sotto la comune denominazione di fumetto vengono raggruppate non solo le storie umoristiche, ma anche quelle western, di gangsters, di guerra, di spionaggio e così via. Tuttavia i vari termini usati finora, oltre a essere restrittivi e imprecisi, testimoniano la scarsa considerazione accordata ovunque a una forma di espressione che non è stata capita e ritenuta degna di una definizione più appropriata.
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